Nel suo film "Grbavica", che ottenne l'Orso d'oro a Berlino, raccontò lo stupro etnico. Sostenne poi in Bosnia la campagna per il riconoscimento legale delle donne vittime di stupro. Per il suo impegno, ieri ha vinto il premio europeo Kairos.
Čika Mišo è stato per sessant'anni l'unico lustrascarpe di strada di Sarajevo. Simbolo della città e diventato attrazione turistica, è stato così importante da apparire in tanti documentari e racconti. E' morto ieri di infarto.
Il Comitato per la difesa di Vukovar ha consegnato al parlamento 632.165 firme. Viene chiesto un referendum per cambiare la legge che riconosce alle minoranze che superano il 30 per cento della popolazione, il diritto all'uso della propria lingua e del proprio alfabeto
"Za Dom spremni!", il saluto fascista urlato al microfono alla fine della partita decisiva per la qualificazione croata ai mondiali 2014, costa caro al calciatore Šimunić. La Fifa infatti lo sospende per dieci partite, a partire dalla prima che la Croazia giocherà il prossimo 12 giugno contro la nazionale brasiliana.
Calano le impalcature interne della Biblioteca nazionale di Sarajevo, distrutta dal bombardamento avvenuto nella notte tra il 25 e il 26 agosto 1992. Nonostante il freddo intenso prosegue la fase finale di ricostruzione degli affreschi.
Josip Šimunić, difensore della nazionale croata, è stato punito con 25.000 kune di multa dalla Procura di Stato per il suo urlo fascista scandito alla fine della partita contro l'Islanda.
La Croazia vince 2 a 0 contro l'Islanda e si classifica per i mondiali Brasile 2014. A fine partita il difensore Josip Šimunić al microfono urla più volte alla folla "Za Dom, spremni!" (Per la Patria, pronti!) il motto ustascia dell'NDH, lo stato fantoccio creato da Ante Pavelić nel 1941 sostenuto da Hitler e Mussolini
Al canto dei tifosi degli Zmajevi, i "Draghi" della nazionale di calcio, migliaia di cittadini bosniaci hanno festeggiato stanotte nelle strade dell'intero paese. La Bosnia Erzegovina, per la prima volta nella storia del giovane paese, si è qualificata per i mondiali 2014 in Brasile
Lunedì pomeriggio. Viaggio verso Fiume, attraversando la Slovenia sulla strada che dal confine italiano di Pese arriva alle porte della Croazia, paese per pochi giorni ancora fuori dall'Ue. Un avvicinamento silenzioso, nell'assenza totale di traffico e immersa nel bellissimo paesaggio di questa parte d'Istria, verso la nuova apertura europea.
E' il settimo giorno di proteste davanti al Parlamento della capitale bosniaca. Centinaia di cittadini e cittadine, provenienti da diverse città del paese, continueranno la protesta finché non verrà approvata la legge nazionale sul numero di identificazione personale senza il quale i bambini nati da febbraio in poi non possono ottenere i documenti d'identità.